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Il Corbezzolo

Mentre forse la maggior parte di noi sa che il corbezzolo è un alberello sempreverde, tipico della macchia mediterranea della Sardegna, forse non tutti sanno che durante il Risorgimento è stato simbolo dell’Unità d’Italia per i suoi colori che, in autunno, ricordano quelli della bandiera italiana, con il verde delle foglie, il bianco dei fiori e il rosso dei frutti maturi: l'albero che dipingeva l'unità nazionale.

Il poeta Giovanni Pascoli gli dedicò addirittura un'ode, Al corbezzolo”, dove si narra del primo eroe caduto per l’Italia, il giovane Pallante, alleato di Enea e ucciso nella guerra contro Turno re dei Rutuli, il cui feretro fu intrecciato con ramoscelli di corbezzolo, ravvisandovi il primo Tricolore.

Il corbezzolo ha anche una vigorosa reazione agli incendi (e il Creatore ha voluto dargli un vantaggio in una Sardegna martoriata da incendi estivi!) emettendo nuovi polloni e re-insediandosi velocemente.

Pianta sempreverde che ama il clima mediterraneo, il corbezzolo ospita in autunno sia i fiori bianchi a forma di campanella che il frutto rosso vivo dal gusto dolcissimo.

I frutti rotondi con la buccia granulosa, le corbe (da cui il nome), sono commestibili e vengono usati in Sardegna per la preparazione di buonissime marmellate e per aromatizzare il Filu 'e ferru

Il miele di corbezzolo, raro e pregiato (perché la fioritura negli autunni più freddi non è visitata dalle api inattive per il freddo), presenta leggere proprietà balsamiche. 

Secondo alcuni studi, il decotto di radice di corbezzolo è utile nella cura dell’arteriosclerosi.

 […] i bianchi fiori metti quando rosse

hai già le bacche, e ricominci eterno,

quasi per gli altri ma per te non fosse

l’ozio del verno… (Odi – Al corbezzolo, Giovanni Pascoli) 

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di Daniela Toti

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