Complesso Nuragico Di Santu Antine 0 Comments
Il simbolo dell’ingegno e dello splendore della civiltà nuragica in Sardegna è il Complesso Nuragico di Santu Antine (letteralmente di “San Costantino”), della cui unicità vi vorrei scrivere oggi.
Fu proprio Antonio Taramelli nel 1933, il primo archeologo a fare ricerche sulla monumentale opera dell’ingegneria nuragica di Santu Antine, che disse: “…È ritenuto da molti studiosi il migliore fra i nuraghi conservati in Sardegna, per grandiosità di mole, armonia di struttura, complessità ed evidenza degli elementi architettonici. (…) costituisce uno dei più chiari esempi dell’architettura megalitica del Mediterraneo, indizio di potenza e di unità di direttive nella tribù nuragica costruttrice".
Gli scavi effettuati nel 2007 ci dicono che la torre centrale del nuraghe è databile al 1800 a.C.. Successivamente tra il 1.600 ed il 1.450 a.C., nell'Età del bronzo Medio, furono aggiunte altre parti mentre l'edificazione del mastio fu effettuata nel Bronzo recente. In un secondo tempo, intorno all'intero complesso è sorto il villaggio nuragico. A tutt'oggi la maggior parte della superficie del villaggio non è ancora stata riportata alla luce dagli scavi e possiamo solo immaginare quale fosse lo splendore iniziale.
Non è chiaro quando fu dedicato all’imperatore e santo bizantino Costantino, vissuto dal 274 al 337 d.C., né perché sia noto come sa Domu de su Re, se riferito alla sua maestosità o alla teoria che vi risiedesse il capo tribù. Fatto è che nessuno degli oltre settemila nuraghi scoperti finora raggiunge tale livello di elaborazione e raffinatezza.
Il complesso nuragico si trova nella regione storica del Meilogu, nel comune di Torralba, Sardegna nord-occidentale, nella piana di Cabu Abbas, a 1h e 20m di macchina a 105 km dal Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, dove sono presenti oltre 30 nuraghi. Il Meilogu è una regione storico-geografica della Sardegna in Provincia di Sassari. Il nome significa "luogo di mezzo": infatti si trovava esattamente al centro del giudicato di Torres.
Il nuraghe più imponente tra quelli della Sardegna settentrionale un gioiello dell'architettura proto-sarda, costituito da un mastio e da un bastione trilobato, cioè una torre centrale con attorno una costruzione triangolare con tre aperture ai vertici.
Il Nuraghe è il caposaldo del sistema della Valle dei Nuraghi. Il villaggio vicino al nuraghe, ha sia le classiche capanne a pianta circolare dell’età nuragica che le abitazioni a pianta rettangolare di periodo romano a indicare che la struttura è stata adoperata anche dopo l’epoca nuragica.
Santu Antine è importante anche dalla prospettiva archeo-astronomica perché la sua struttura è orientata in base ai solstizi, come affermato da molti archeo-astronomi, tra cui Michael Hoskin, docente emerito al Churchill college di Cambridge, che ha definito Santu Antine "il monumento in pietra a secco più sofisticato sulla superficie terrestre". Anche lo studioso Mauro Peppino Zedda è d’accordo con il collega inglese sulla definizione data. Grazie all’orientamento - afferma lo studioso – “gli antichi Sardi erano in grado di stabilire la scansione temporale delle stagioni e avevano riferimenti spaziali sulla terra”.
“Nessun'altra espressione di architettura isolana dell'antichità, e pure di tempi a noi più vicini, palesa il senso di potenza, maestà, sforzo solidale e monumentale, religiosità che appare negli edifici nuragici.” (Giovanni Lilliu)
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di Daniela Toti
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