Sa Resolza, Il Coltello A Serramanico 0 Comments

Sa Resolza, Il Coltello A Serramanico

Ho già scritto del caratteristico coltello a serramanico sardo, nell’articolo del Ferro in Sardegna. Oggi però vorrei approfondire la conoscenza di questo “oggetto che racchiude l’orgoglio di un’intera isola”.

Sa Resolza rappresenta una delle più antiche tradizioni dell’isola, intimamente collegate alla Sardegna. È l’attrezzo da sempre usato dai sardi nella loro quotidianità per intagliare il legno, di cui ne ha fatta un’arte, per cacciare, per potare gli alberi, per tagliare il cibo. Nel neolitico era costruito con osso o selce, ai quali fu preferita  l’Ossidiana sostituita a sua volta poi con la scoperta del metallo. Infatti nei Bronzetti Nuragici, i guerrieri impugnano le antenate della Resolza. 

Sa Resolza non va confusa con la leppa, che è una sciabola con una lama ricurva che richiama le sciabole mediorientali e delle tribù berbere del Nord Africa. Nei secoli le lame diventarono più corte e nel 1908 furono regolamentate a non più di 6 cm, e fu allora che gli artigiani inventarono l’odierno coltello serramanico, con la lama nascosta nel manico ricavato in corno di montone o muflone, spesso decorato con figure che raffigurano la fauna sarda. Una caratteristica che caratterizza Sa Resolza è la lama a forma di foglia rendendola idonea per agricoltori, pastori e cacciatori. 

I centri più importanti dove si produce Sa Resolza sono Pattada ed Arbus ed infatti le lame prendono il loro nome. La Pattadesa è a serramanico con manico di corna di muflone in acciaio damasco, preparato con pacchetti di diversi acciai che creano un contrasto cromatico, portati ad alta temperatura perché si fondano tra loro e quindi battuti con martello e incudine o con presse adeguate. L’Arburesa, tipica per la sua forma panciuta a foglia larga, è considerata la migliore per scuoiare animali e per la caccia. L'Arburesa è un coltello monolitico, dove il manico, spesso in corno di montone, viene ricavato da un monoblocco tagliato per la sede della lama e quasi sempre decorato con rilievi rappresentanti la fauna sarda.

Se si regala e si riceve in regalo una Resolza sarda, bisogna sapere che ha in sé un significato molto importante, perché oltre a dimostrare una grande amicizia e un grande rispetto, è un augurio di un felice futuro. Serve infatti a recidere i "rami secchi" del passato per concentrarsi sul futuro. Bisogna però sapere una cosa: il coltello non si regala mai. Chi lo riceve, secondo la tradizione, deve corrispondere con una moneta di poco valore, per “comprarla”, altrimenti porta male all’amicizia.

 

"Sempre lughente parias de prata / segaias chei su pensamentu / ispilende sa pedde ind'unu 'entu / comente chi aeres giutu fogu in s'ata" 

"Sempre splendente d'argento parevi / eri tagliente come il pensiero / radendo d'un vento le pelli lanose / come avessi il fuoco nella lama" (Montanaru, Sa Leppa Pathadina)

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di Daniela Toti

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