L'Arte Sarda Dei Gioielli 0 Comments

L'Arte Sarda Dei Gioielli

I gioielli sardi sono di una bellezza molto particolare. In oro o argento, lavorati in filigrana, ornati di pietre e corallo: i gioielli sono parte importante dell’ abbigliamento tradizionale, hanno una storia, un po’ mito e un po’ verità. La fede sarda, ad esempio,  in filigrana di oro giallo o di argento, indossato per tradizione antica dalle donne dell’isola, è un anello con un valore soprattutto simbolico. Come ogni cosa preziosamente romantica, origina dalla leggenda, che vuole che l’uomo in procinto di dichiarare il proprio amore alla fanciulla prescelta, si rivolgesse alle Janas, le fate che vivevano nelle Domus de Janas della Sardegna prenuragica, per il loro aiuto. Le fate, note per la loro abilità nell’arte del tessere il filo d’oro, preparavano il gioiello con la forma di un cerchio perché venisse indossato all'anulare, nella credenza che da quel dito passa una vena (la vena amoris) che va direttamente al cuore. Le piccole sfere che ricoprono la fede simboleggiano i chicchi di grano, augurio di prosperità e amore. Alle volte la promessa d’amore era rappresentata da un anello speciale, la Maninfide (mani in fede). Il gioiello, solitamente in oro, rappresentava il cerchio di unione di due mani che si stringevano, figurando l’unione delle due persone. La fanciulla ricambiava il dono con un coltello d'osso o di corno lavorato finemente.

I gioielli mediavano anche tra l’uomo e i suoi  dei. Per esempio, una pietra d’ossidiana incastonata tra due coppette d’argento (su coccu) (vedi il Malocchio e il Su Coccu) aveva lo scopo di proteggere dal malocchio.

I gioielli sardi fanno parte del costume tradizionale completandone l’eleganza, in filigrana come i bottoni (sa corbula) della camicia o i gemelli, o le spille che reggono i veli sul capo. Hanno la forma rotonda e convessa (sa corbula infatti vuole anche dire cestino) con al centro una pallina d’oro o una pietruzza a simbolo del seno della dea della fertilità, Tanit. Il corallo della Sardegna è della specie Corallium Rubrum, ed è usato molto nella gioielleria sarda, ancora oggi pensato come amuleto per allontanare ogni pensiero negativo. Le forme naturali del corallo diventano delle opere d’arte nelle mani degli esperti artigiani del gioiello.

"… l'anello d'oro di una catena il cui inizio è dato da uno sguardo, e il cui termine è l’Eternità(Khalil Gibran)

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di Daniela Toti

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