Tradizioni Sarde E Rituali Antichi 0 Comments

Soggiornare al Gabbiano Azzurro Hotel & Suites a Golfo Aranci significa immergersi non solo nelle acque cristalline della Sardegna, ma anche nelle sue usanze. Questa terra, famosa per la sua storia millenaria, conserva ancora oggi rituali e tradizioni che affascinano i visitatori. Tra le usanze più suggestive spiccano i riti legati alla prosperità e alla fertilità, risalenti all'età nuragica. Sono tradizioni, spesso reinterpretate, che mantengono un profondo significato culturale e spirituale, legando il presente alle radici antiche della Sardegna.
Un posto di rilievo è occupato dai riti legati alla prosperità e alla fertilità, pratiche che affondano le loro radici nella civiltà nuragica. Questi rituali, spesso intrisi di simbologie legate alla terra, all’acqua e al ciclo della vita, rappresentano un ponte tra l’uomo e le divinità, invocando abbondanza nei raccolti, fecondità per il bestiame e armonia nella comunità. Ancora oggi, alcune tracce di queste tradizioni si possono ritrovare nei rituali popolari e nelle celebrazioni religiose, a testimonianza di una connessione profonda tra il presente e l’antico passato sardo.
Il Culto della Dea Madre: La civiltà nuragica venerava la Dea Madre come simbolo di fertilità e vita. Era comune depositare statuette votive, grani di cereali, miele e latte nei pozzi sacri o nei templi nuragici per invocare abbondanza nei raccolti e protezione per le nascite.
"Sa Paradura" l'unione fa la forza: Questo rituale di solidarietà agraria si ispira a tradizioni antiche. Quando una famiglia perdeva il bestiame, i pastori della comunità si univano per donare un nuovo gregge. Il rito era accompagnato da benedizioni e invocazioni per assicurare prosperità e ricostruire la fortuna.
Sa Ramadura: Durante le feste religiose, i sardi decorano strade con petali di fiori e foglie aromatiche per creare un tappeto simbolico. Questo atto, oltre che onorare i santi, rappresenta un augurio di fertilità e rigenerazione per la terra.
Pozzi Sacri e Fonti Sacre: L'acqua, considerata sacra e purificatrice, era utilizzata per benedizioni e riti di fertilità. Le giovani donne, ad esempio, si immergevano o lavavano simbolicamente le mani nelle fonti sacre per favorire la fertilità.
Su Coccu: Una pietra nera liscia, spesso di ossidiana o onice, incastonata in gioielli d'argento. Si ritiene che protegga da invidia e malocchio, favorendo serenità e prosperità nella famiglia.
Sa Pintadera: Simbolo di fertilità e protezione, la pintadera era uno stampo circolare usato per decorare il pane rituale o l'argilla. Il disegno, spesso a spirale o geometrico, richiamava il ciclo della vita e della rigenerazione.
I Nodi Magici Sos Nodoso: Corde intrecciate in particolari configurazioni, utilizzate come amuleti per legare simbolicamente la prosperità e sciogliere le difficoltà nella vita quotidiana.
Pinna Nobilis o Gnacchera: Anticamente considerata sacra, era usata come talismano per proteggere le donne durante il parto e per assicurare la prosperità della famiglia.
Sa Figu Morisca - Fico D'India: Una pianta collegata alla resistenza e all’abbondanza, per cui i suoi frutti, portati in casa o donati, sono simbolo di fertilità e ricchezza.
Il Mirto: Il mirto, una pianta autoctona della Sardegna, è da sempre accomunata alla prosperità. I ramoscelli venivano usati nei matrimoni per augurare felicità e fertilità agli sposi. Oggi, il mirto è anche un importante protagonista della cucina sarda, grazie al famoso liquore che porta il suo nome.
“Nella vita moderna i miti nascono quando i riti muoiono e perdono la loro potenza creatrice.” (Marc Augé)
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di Daniela Toti
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