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Progetto SEATY A Golfo Aranci

Conoscere il nostro mare per proteggerlo. È questo che si prefigge la Onlus Worldrise, ideata da giovani per i giovani, e che sviluppa progetti per la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente marino basandosi sulla sensibilizzazione, sulla creatività e sull’educazione, al grido di “We are Ocean Positive People!”, agenti del cambiamento che favoriscono un vero impatto positivo per gli oceani.

Grazie al supporto di Fastweb, azienda impegnata a costruire per tutti un futuro sempre più connesso, inclusivo ed ecosostenibile, nella splendida cornice di Golfo Aranci è nato il progetto pilota SEATY (dalla fusione di Sea e City, mare e città), la prima Area di Conservazione Marina Locale istituita in Italia.

La Onlus Worldrise, con il patrocinio del comune di Golfo Aranci e della regione Sardegna, ha circoscritto una superficie di mare lunga 1300 metri e larga 100 (tra la spiaggia dei Baracconi fino a Cala Moresca, facilmente raggiungibile dal Gabbiano Azzurro Hotel & Suites). Un'area di conservazione, dove ora è vietato navigare e pescare per renderla quindi balneabile tutto l'anno. 

Come spiegato da Mariasole Bianco (presidente e co-fondatrice di Worldrise, biologa marina, nota divulgatrice scientifica e fondatrice della Onlus), la strategia del progetto racchiude esplorazione, educazione, sensibilizzazione e ricerca scientifica. Inoltre chi visita o chi vive l’area ha l’occasione per poter conoscere il nostro mare, la sua biodiversità e imparare così a prendersene cura. Il mare è il nostro giardino sommerso: il Mediterraneo, in particolare, occupa meno dell’1% della superficie terrestre eppure ospita almeno 17 mila specie marine (una concentrazione 10 volte maggiore rispetto agli altri oceani), ma è anche il tratto di mare più antropizzato” dice, illustrando il target del progetto.

L’ esperimento è decollato a giugno 2022 e i suoi frutti sono già stati visibili alla fine dell’estate. Il primo risultato a Golfo Aranci, con l’aiuto fondamentale della Capitaneria di Porto, grazie alle boe e ai divieti di navigazione e pesca in questa piccola porzione di mare, è stato sorprendente: la biodiversità marina del tratto di costa interessato al progetto, in pochi mesi si è già moltiplicata, il mare è più pulito, più sano, più ricco.  

Sul fondale nuotano banchi di pesci colorati fino a poco tempo prima invisibili, perché decimati dall'inquinamento e dalla pesca, e brillano le foglie di Posidonia oceanica, importante pianta marina che produce ossigeno e funge da nursery per una miriade di forme di vita, che trovano lì riparo dai predatori, oltre ad essere il luogo preferito dalla Pinna Nobilis o Gnacchera

Si forma una nuova consapevolezza: si può salvare il mare senza chiuderlo in un recinto proibito, ma si può vivere il mare e nel contempo proteggerlo. Ne avevamo avuto un segno durante il lockdown, quando fauna e flora ci hanno stupiti reagendo positivamente senza la presenza devastante dell’uomo.

Il progetto SEATY è realizzato da Worldrise nell’ambito della campagna 30x30 Italia, che ha l’obiettivo di proteggere almeno il 30 per cento dei mari italiani entro il 2030. Non solo attraverso le “Aree marine protette” (AMP), ma anche tramite soluzioni innovative più agili, cioè “Aree di conservazione marina locale”, di cui SEATY, ora, è diventata un fiore all’occhiello.

Dice ancora Mariasole Bianco: "Quando pensiamo al mare, crediamo che sia infinito, e che quindi che si possa sfruttare in qualsiasi modo. Ma questa percezione sta finalmente cambiando: il mare è grande, ma le sue risorse non sono infinite. Dobbiamo salvaguardarle con tutte le nostre forze"

Il progetto pilota di SEATY a Golfo Aranci si prefigge proprio questo e rappresenta un modello efficace e facilmente replicabile in altri tratti di costa del litorale italiano. I prossimi SEATY nasceranno a capo testa, sempre in Sardegna, Salina e Milazzo, in Sicilia. Perché "il nostro mare è un giardino sommerso"

Ci prefiggiamo la prossima estate di chiedere a Mariasole un’intervista per il nostro blog su un aggiornamento ad un anno dall’inizio del progetto e siamo certi che ascolteremo da lei le meraviglie ottenute sul nostro splendido mare di Golfo Aranci!

 

“Siamo l'unica specie che ha infestato il pianeta e l'unica specie che può ripulirlo - (Dennis Weaver)

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Di Daniela Toti

Photo Credits di Worldrise - Igor D'India

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