La Domus De Janas “La Rocca” A Sedini 0 Comments
Nel nord-ovest della Sardegna, in Anglona, tra le colline che si affacciano sul golfo dell’Asinara, il piccolo borgo di Sedini, a 95 km e 1 ora e mezza di macchina dal Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, è custode di un tesoro archeologico straordinario, la Casa nella Roccia. Un intrigante enorme masso completamente in superficie, grande quanto un edificio di tre piani, definita "la cattedrale delle Domus de Janas", modellato dalla natura e scavato dall’uomo nel periodo neolitico per essere probabilmente adibito a sepoltura, dal IV o dal III millennio a.C.
La Domus de Janas è costruita dentro un masso enorme di roccia calcarea a strapiombo su un precipizio. La roccia rappresenta la copertura e gran parte della costruzione muraria; solo una parete verticale è costituita da blocchi di tufo. Ci sono finestre rettangolari di varie dimensioni ad altezze differenti. Su due piani sono stati ricavati tre mini appartamenti e purtroppo le modifiche apportate hanno alterato la sua iniziale singolarità. Restano invece intatti i sotterranei, costituiti da grotte naturali, con pavimentazione, strutture murarie e copertura ancora in roccia.
La sua peculiarità è che si trova nella via principale del paese, all'interno del centro storico e non, come accade generalmente per le Domus de Janas, in luoghi remoti e selvaggi. Nel corso dei secoli La Domus de Janas di Sedini, nota anche come “La Rocca”, fu utilizzata per gli scopi più diversi: per produrre mattoni, come carcere nel Medioevo, come ricovero per animali, negozio e persino come abitazione privata. La struttura medievale, con il focolare scavato al centro della stanza nel pavimento di roccia e le scale a chiocciola anch’esse ricavate nella viva roccia, è conservata intatta.
All’ingresso, il cunicolo sulla sinistra conduce agli ambienti più antichi grazie ad una piccola scala in legno. Negli ambienti più ampi, al piano terra, sono esposte le essenze arboree, i minerali, i fossili e i pannelli sulla storia del territorio e i suoi monumenti.
Al piano superiore la ricostruzione della casa tipica dell’Anglona con mobili e suppellettili con il focolare scavato nella roccia e la zona notte. C’è il letto antico in ferro battuto e tutti i diversi oggetti che facevano parte della quotidianità di un tempo, ed anche un interessante telaio.
“La Rocca” ospita molte grotte scavate nella roccia calcarea. Le camere funerarie, a cui si accede attraverso strettoie, hanno le pareti ornate con incisioni, affreschi e rilievi raffiguranti simboli religiosi, animali e figure umane. Attraverso le opere e le documentazioni funerarie, scopriamo l’arte preistorica sarda e le credenze spirituali dell’epoca nuragica, che ha lasciato così tanta impronta sulla Sardegna.
“La Rocca”, offre pagine affascinanti delle antiche tradizioni e sulla cultura dei suoi abitanti. Questo non è il solito sito archeologico, ma è un vero e proprio viaggio nel tempo, che ci chiama a riflettere sulla nostra storia, sul nostro patrimonio che ci arriva da antiche civiltà.
Se Le Janas, antiche padrone di casa, saranno state infastidite da tanti passaggi nei secoli nelle loro Domus, non sempre graditi, oggi le fate di Sedini dovrebbero avere ritrovato un po’ di pace da quando la loro meravigliosa dimora è stata trasformata in un museo permanente delle tradizioni etnografiche di Sedini e dell’Anglona.
Un’iniziativa brillante, che finalmente rende testimonianza a quelle generazioni di sardi che, infaticabili, hanno scavato e cercato a mani nude nel profondo della pietra un modo e un luogo per vivere.
"Un ammasso di roccia cessa di essere un mucchio di roccia nel momento in cui un solo uomo la contempla immaginandola, al suo interno, come una cattedrale". (Antoine de Saint-Exupéry)
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di Daniela Toti
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