Origine Nuragica Del Cestino Sardo 0 Comments

Origine Nuragica Del Cestino Sardo

Avevamo trattato l’argomento dei Cesti Sardi,  essendo la cestineria, cioè la manifattura di cesti, corbule e canestri, uno dei prodotti più diffusi dell’artigianato sardo, tramandato di generazione in generazione, per il quale nutro una speciale ammirazione e preferenza. Abbiamo pero trascurato l’aspetto “storico” del cestino sardo le cui radici affondano in tempi antichi di migliaia di anni, come confermano i Bronzetti Nuragici.

È proprio sa corbula, priva di manici, di forma tronco-conica e a volte arricchita da coperchio, con intreccio che procede a spirali, che ritroviamo incredibilmente presente nei bronzetti nuragici. 

A Villasor, a 25 km da Cagliari (collegata dalla linea ferroviaria Cagliari-Golfo Aranci), è stato ritrovato un bronzetto nuragico - conservato nel Museo Archeologico di Cagliari - che raffigura una donna che trasporta un cesto con cordone a spirale.

Una statuetta che è stata in vendita sul sito della "Phoenix Ancient Art” New York, e che ha suscitato molte rimostranze fra gli archeologi, secondo i quali è: “uno dei migliori esempi di scultura nuragica in bronzo e riunisce tutte le principali caratteristiche di questa classe di oggetti: stile pulito e preciso, quasi geometrico rappresenta una donna in piedi con al braccio sinistro un cestino in offerta di quattro oggetti.

Nella necropoli di Cavalupo a Vulci e attualmente custodito a Roma, al museo di Villa Giulia, databile alla fine del IX secolo a.C. fu rinvenuto un ricco corredo femminile della “Principessa Sarda, e tra i rinvenimenti più significativi ci sono, deposti ai piedi del cinerario, tre oggetti in bronzo di fabbricazione sarda: una statuina dalle fattezze umani, uno sgabello a cinque gambe e un cestino con coperchio.

A Su Tempiesu, la fonte sacra nuragica (XIII sec. A.c.) il pozzetto di raccolta delle acque del pozzo maggiore conteneva tra le numerose offerte votive in bronzo anche un cestino in miniatura.

Queste e altre testimonianze in bronzo ci dicono quanto l’arte della cestineria fosse presente nella vita quotidiana dei nostri progenitori nuragici. Una civiltà che, non mi stancherò mai di segnalare, avrebbe da raccontarci, meravigliandoci e incantandoci, fiumi di storia, di civiltà, di tecnologia e di manufatti.  

 

“L'abilità senza immaginazione è l'artigianato che ci fornisce degli oggetti utili come quei cestini di vimini intrecciati. L'immaginazione senza abilità ci fornisce l'arte moderna.”

(Tom Stoppard)

--

di Daniela Toti

Condividi i tuoi commenti con noi!