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Il Carnevale Di Tempio Pausania

Il Carnevale di Tempio Pausania (in gallurese Carrasciali timpiesu) è il più importante Carnevale allegorico della Sardegna. Sia a Tempio, che in generale nella Gallura, il carnevale ha origine antica. Il personaggio di Giorgio, leggendario Re del Carrasciali timpiesu, risale all’epoca pre-romana, perchè la divinità della terra che produceva frutti, era chiamata Giorgi

Il Carrasciali timpiesu ha avuto luogo per la prima volta nel 1956. L'entrata trionfale in città di re Giorgio, rappresentato da un fantoccio, segna l'inizio del carnevale. Il pupazzo può impersonare l'Autorità (il sindaco, il Presidente del Consiglio o della Repubblica). La narrazione della vicenda è che Sua Maestà Re Giorgio celebra il suo matrimonio con l'audace popolana Mannena, che darà al re un figlio che sarà Re Giorgio per il carnevale dell'anno dopo. Per sei giorni Re Giorgio è acclamato, riverito e ossequiato, ma il martedì grasso, giudicato reo di rappresentare tutti i mali della città, viene processato e bruciato sulla pubblica piazza. E' l'antico rito del fuoco che prevede la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera. Il rogo chiude il carnevale; il fantoccio porterà con sé tutti i guai che nel corso dell'anno si sono abbattuti sulla città.

La sfilata dei carri allegorici risale invece agli anni '60. E l’incontro dell’antico con il nuovo rende il Carnevale di Tempio unico nel suo genere, che conta ogni anno centomila presenze. Dura sei giorni e vi si svolgono le sfilate del giovedì grasso, della domenica, del lunedì (sfilata dei bambini) e infine del martedì grasso.

Alla sfilata partecipano le maschere tradizionali: lu Traicogghju, lo spirito che con gran rumore trascina pelli di bue o di cavallo con catene e paioli, la Réula, macabra schiera dei morti, e lu Linzolu cupaltatu, forse la maschera più diffusa: le donne (a volte anche gli uomini) indossano un lenzuolo che avvolge completamente il corpo e il viso. Alle sfilate intervengono anche sbandieratori e majorette. Chiude la sfilata la maschera di Sua Maestà Re Giorgio (in passato "Ghjogliu Puntogliu") bruciato sul rogo. Durante Lu palu di la frisgiola, una giostra equestre di antica origine, i cavalieri devono mostrare la loro abilità a cavallo afferrando al galoppo una frittella (frisgiola) posta in alto. 

A carrasciali, dugna burrula si ‘ali.” - A carnevale, ogni scherzo vale.

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di Daniela Toti

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