Cosa Mangiavano I Nuragici? 0 Comments

Cosa Mangiavano I Nuragici?

A fine gennaio 2023 la UE ha dato il via libera alla vendita della farina di grilli, notizia con grande eco mediatico. Ma non è affatto una novità: il “novel food” (l'entomofagia, che vede gli insetti come alimento) è in realtà un revival

Anche i nuragici, come molti altri popoli, mangiavano gli insetti… la cosa vi fa sorridere o vi ripugna? Vediamo com’è andata.

Grazie all’archeometria, (l'uso della scienza e della tecnologia moderna in archeologia per esaminare e interpretare i resti archeologici), l’archeologo e studioso Mauro Perra, ha effettuato una seria ricerca sulla dieta del popolo dei nuraghi dal sedicesimo al nono secolo a.C.

Perra dice che l’alimentazione è un fatto culturale che si modifica nel corso del tempo. L’aver ritrovato in un contenitore i resti di pasto relazionabili al consumo dei nuragici di insetti non deve sorprenderci. Considerare gli insetti come alimento infatti è confermato in diverse popolazioni del passato, per esempio i greci e i romani, come ci informano fonti storiche. Oggi in Africa, India, Thailandia, Corea e in Sud America, gli insetti vengono mangiati serenamente come integratori alla dieta.

 Nel nuraghe Arrubiu in sud Sardegna, sono stati rinvenuti resti di cavallette, scarafaggi, grilli e cicale cotti nel vino.

I nuragici erano agricoltori e lo sappiamo dai rinvenimenti di vomeri sia in pietra che in bronzo, usati per coltivare orzo, grano tenero e grano duro, che macinavano e panificavano. Sono stati ritrovati resti di favino, lenticchie, piselli e cicerchia “su piseddu” in sardo, un legume che in Sardegna si coltivava fino agli anni ’60. Coltivavano anche il melone (ne sono stati ritrovati i semi) che probabilmente era stato introdotto da altre terre. Coltivavano la vite e producevano i preziosi vini della Sardegna, bevevano vino rosso, l'antenato del moderno Cannonau, già quasi tremila anni fa, mangiavano l’uva e il vino veniva utilizzato anche per cucinare.

Erano anche pastori e l’apporto di proteine era garantito dai suini (uccisi nei primi 6 mesi di vita e consumati allo spiedo), dai bovini (consumati in età adulta, dopo lo sfruttamento in agricoltura) e gli ovicaprini (pecore e capre uccise quando avevano pochi anni di vita) allevati soprattutto per il latte che veniva lavorato per la produzione di diversi tipi di formaggi.

I nuragici praticavano anche la caccia, cacciavano cervi e cinghiali, colombi e tordi e il prolago sardo, un roditore simile a una lepre senza coda, ormai estinto. Una tecnica per preparare la carne era la cottura sotto terra. 

Utilizzavano anche il pesce, perché sono state ritrovate lische di orata di grandi dimensioni e sappiamo, dalle valve ritrovate, che mangiavano cozze e ostriche. 

Sono state ritrovate macine per la realizzazione dell’olio per cucinare, ma dai resti di oli vegetali non è certo se si trattasse di olivastro, olivo o lentischio, per la modesta quantità di noccioli ritrovati. Forse però, essendo un ottimo combustibile, è probabile usassero i noccioli per accendere il fuoco. Anche il grasso di maiale oll’e procu”, veniva utilizzato per cucinare. Non sappiamo se adoperassero il sale per condire i cibi, ma sappiamo che li addolcivano perché conoscevano il miele e con la cera d’api rendevano impermeabile l’interno dei vasi per conservare il cibo. 

In chiusura, non dimentichiamo la Birra, che è stata la prima bevanda alcolica prodotta durante tutta l’epoca nuragica. Si sta lavorando per scoprirne la ricetta, la più antica del Mediterraneo occidentale.

In conclusione di questo iter nella gastronomia nuragica, possiamo dire che la gente che abitava i nuraghi era sana, saggia, creativa, evoluta e particolarmente golosa.

Nel Libro del Levitico che Mosè diede agli ebrei nel Sinai (circa 1200 a.C.) si legge: Di questi potrete mangiare: ogni specie di cavallette, ogni specie di locuste, gli acridi e i grilli

E questo dovrebbe togliere davvero l’ultima traccia di un eventuale pregiudizio, non è vero? Ma tranquilli, godetevi i vostri pasti totalmente privi di insetti della nostra ottima cucina il Risto & Bar in Spiaggia durante il giorno e il Blu Restaurant la sera! 

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di Daniela Toti

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