Olimpia Matacena Collini 0 Comments

Olimpia Matacena Collini

Abbiamo parlato di Olimpia Matacena Collini nell’articolo del Premio Navicella Sardegna, perché dalla sua morte, 2015, c’è un premio speciale in aggiunta agli altri, una targa a lei intitolata in quanto anima organizzativa della manifestazione. 

Olimpia, raccontata dal figlio Alessandro Collini, che prosegue brillantemente il suo lavoro, aveva un immenso dono comunicativo da riuscire a farsi ascoltare anche dai sassi e fu antesignana già negli anni 80, nell’aver identificato il potere della comunicazione, quando fare pubblicità era un altro mondo.

Lei ha insegnato ad Alessandro che l’idea fondamentale è comunicare la Sardegna. Che non dobbiamo commettere l’errore che il brand-Sardegna si venda da solo, dare per scontato che tutti conoscano l’Isola del sole. Un importante obiettivo di Olimpia era poter far conoscere anche la Sardegna low cost, quella alla portata di tutte le tasche, fuori dai canoni del superlusso.

Olimpia ha dedicato la sua grande energia al concetto di “Squadra”, facendo capire ai tour operator sardi che senza collaborazione non si va da nessuna parte, e che il concorrente non è il tour operator della tua zona ma va cercato nei competitors delle altre località mediterranee.

 Quando il turista si informa su Baleari, Turchia, Grecia, Malta, Croazia, tra le sue possibili scelte deve trovare anche la Sardegna, perché il turismo è economia vitale del paese. 

E in “Squadra” si raggiunge meglio lo scopo del raccontare la Sardegna, isola che possiede tutti requisiti del nuovo modo di concepire il turismo. Il nuovo turista vuole soddisfare una pluralità di esperienze che lo coinvolgano a livello emotivo, fisico, intellettuale, spirituale. Vuole conoscere il territorio a 360 gradi, dalla sua bellezza all’enogastronomia e anche dal punto di vista storico del territorio. Il che vuol dire non solo mare sole e sabbia ma anche assaggiare i vini e i prodotti tipici locali della cucina, integrando il tutto con la conoscenza dell’entroterra e dell’immensa storia e preistoria sarda. Tali requisiti possono essere soddisfatti solo facendo aggregazione. La visione di Olimpia aveva precorso sia l’attuale fare sistema degli operatori turistici ma anche la Total Leisure Experience, che riassume proprio questo concetto. 

Il Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, che Olimpia Matacena Collini l’ha conosciuta e stimata, si adopera molto in tal senso, impegnandosi con questo blog soprattutto nel far conoscere il territorio del Nord Est Sardo nella sua meravigliosa interezza.

Olimpia, la grande comunicatrice, aiutò e fu aiutata dalla rivista mensile Bell'Italia, dedicata alle bellezze artistiche, paesaggistiche, turistiche ed enogastronomiche dell’Italia. Sin dall’inizio della sua pubblicazione, Olimpia riuscì ad ottenere che fosse inserito una volta all’anno uno Speciale Sardegna, cosa che accade puntualmente da allora ogni mese di giugno, unica regione italiana ad avere questo privilegio. Quando mancò nel 2015, Bell'Italia, le dedicò un bellissimo articolo di commiato, dove la ringraziava per le energie dedicate alla rivista, evidenziando l’infaticabile lavoro di ambasciatrice della sua Sardegna, che amava forse anche più della sua città natia, Napoli. 

Schietta, sincera, diretta, competente, era presente in tutti gli incontri nazionali e internazionali rivolti al turismo, per proporre la Sardegna, per farla conoscere, perché Olimpia conosceva bene il mondo delle imprese turistiche, incluso ristorazione e artigianato, come conosceva bene il patrimonio culturale e archeologico sardo, promuovendone i suoi nuraghi. Alla Borsa del Turismo di Milano, presenziava raccontando la Sardegna, spronando assessori regionali e imprenditori, a volte sottolineando le occasioni perse. 

I sardi lo sanno: hanno perso un’amica, una compagna di viaggio, una professionista che sapeva dare i consigli giusti. Ma ha lasciato la sua eredità e la chiara traccia da seguire per coloro che amano la Sardegna come l’ha amata lei.

 

“La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose” Henry Miller

--

di Daniela Toti

Condividi i tuoi commenti con noi!