Il Tempio A Pozzo Di Su Tempiesu 0 Comments
Orune, prezioso borgo nel cuore della Barbagia, raggiungibile in 1 ora e 45 minuti, a 110 km dal Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, ha due capolavori unici che lo distinguono da altri borghi sardi: La Cappella Sistina della Barbagia della Chiesa Santa Maria della Neve di cui abbiamo già parlato e Il Tempio a Pozzo di Su Tempiesu.
Unico in Sardegna per la sua struttura, fu scoperto nel 1953, durante i lavori di terrazzamento in un terreno privato. È un sito molto bello e ben conservato, dentro un piccolo vallone nella località chiamata “Sa Costa ‘e sa Binza”. Lungo il percorso dei due sentieri che portano al pozzo, dei pannelli di sughero indicano i nomi di piante e animali che popolano la zona. Sono molto utili e interessanti per conoscere flora e fauna tipica della Sardegna.
Si tratta di un pozzo sacro a tempio, destinato al culto dell’acqua, dell’età del Bronzo Recente (1350 -1200 a.C.). Il monumento, incastonato nella natura selvaggiamente meravigliosa e profumata della campagna orunese, è costituito da un vestibolo dentro il quale è scavata una seconda piccola fonte che riproduce in scala ridotta la fonte principale. Sul fondo, una scala di quattro gradini porta alla camera a tholos (a falsa cupola), con pavimento lastricato, che raccoglie l’acqua della vena sorgiva.
La copertura è straordinaria: un tetto a duplice spiovente con doppia gronda scolpita, sormontato da un timpano a triangolo acuto. Nei periodi di piena l’acqua trabocca e defluisce attraverso un canale nella seconda piccola fonte.
La sua particolarità è data anche dai materiali usati nella sua costruzione, pietre vulcaniche di basalto abilmente squadrate e lavorate con giusta inclinazione dove necessario, che non sono tipici della zona. Probabilmente la roccia vulcanica usata è stata presa da località piuttosto distanti, forse dalla zona di Dorgali. Questo particolare ci fa riflettere: che mezzi potevano avere, e hanno usato, i nuragici per trasportare quelle pesanti pietre? Un lavoro davvero complesso e che quindi rende la costruzione stessa più importante. Inoltre la precisione e la cura estrema delle pietre levigate usate nella costruzione è straordinaria. Ancora oggi, dopo più di 3000 anni, la fonte funziona regolarmente.
All’interno del vestibolo sono stati rinvenuti bronzetti raffiguranti guerrieri e devoti, con altri oggetti votivi anch’essi in bronzo come spilloni, anelli, bracciali, pendagli e pugnali, che oggi vengono conservati al Museo Nazionale Archeologico di Nuoro. Su Tempiesu è l’unica testimonianza originale che ci rimane di struttura “in elevato” e coperta di un pozzo sacro.
“Noi non sappiamo nulla di un pozzo, ma un giorno qualcuno, tra le radici e le pietre, deve aver scavato la terra, cercato l’acqua, pregato per trovare una fonte.” (Fabrizio Caramagna)
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di Daniela Toti
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