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Grotta Di Su Marmuri

Nel paese di Ulassai, 197 km e 2 ore e mezzo in macchina dal Gabbiano Azzurro Hotel & Suites, nel sud-est della Sardegna, reso famoso  dalle opere della grande artista Maria Lai che ad Ulassai ci è nata, si trova la Grotta Su Marmuri, (in lingua sarda "marmuri" significa marmo) una delle più grandi e imponenti grotte naturali  di tutta Europa. 

La bellissima grotta, di quasi 1 km di lunghezza, i cui soffitti in alcuni punti raggiungono un’altezza di quasi 50 metri, si trova nei monti di Ulassai (Ogliastra-Salto di Quirra), a quota 880 metri. È davvero uno di quegli splendidi posti che non sappiamo di avere proprio in casa nostra! Il percorso per visitare la grotta dura circa un’ora e mezza, con una guida che darà tutte le informazioni storiche e naturalistiche necessarie alla visita. 

È stato solo a metà del secolo scorso che la grotta è stata aperta al pubblico per far conoscere questo luogo naturale ricco di fascino, fino ad allora sconosciuto ai più. La Grotta Su Marmuri è originata da un fiume sotterraneo e nonostante il nome richiami il marmo, la roccia della grotta è costituita da calcare di differenti colori, che dipendono dai diversi depositi minerali.

Dopo una salita tra le rocce di due minuti, si scende nel cuore della montagna tramite un percorso a gradini proseguendo su un sentiero naturale costituito in parte da una passerella in metallo e accompagnato da un corrimano. La parte visibile, interamente pianeggiante è lunga 850 m. Particolarità della grotta sono le imponenti sale dalla volta molto alta, le numerose concrezioni calcitiche, imponenti stalattiti, stalagmiti e colonne. Si attraversano diverse sale, per esempio la “sala degli specchi “, per gli effetti specchianti di due piccoli laghetti. Si passa attraverso la “sala dei cactus” per la forma delle stalagmiti, la “sala dell’organo” fino alla “sala del cioccolato” per la particolare polvere scura depositata sulle rocce. La diversità di forme all’interno della grotta e la vastità dei diversi ambienti riescono davvero ad affascinare. Basta sollevare il capo verso l’alto per contemplare sculture naturali presenti nella grotta da millenni. 

Nella grotta vivono l'Ovobathysciola gestroi, un coleottero sotterraneo, la più grande colonia di pipistrelli d’Italia e una specie del geotritone sardo, chiamato Speleomanthes imperialis, un particolare anfibio adattatosi alla vita cavernicola specie per l’alto grado di umidità presente, che gli consente di tenere umida la pelle che è il suo organo per respirare, visto che è privo dei polmoni.

Si consiglia di coprirsi bene anche in estate con almeno una felpa e un kway e anche un cappello, per gli sbalzi di temperatura tra l’esterno e l’interno della grotta dove non è mai sopra i 10 gradi, e con un tasso di umidità piuttosto elevato. Il fattore umidità pare sia stato determinante al fatto che la grotta, nonostante sia molto grande, nell’antichità non sia mai stata utilizzata dell’uomo per questa causa, infatti non esistono testimonianze e reperti della presenza dell’uomo in questa grotta. Si consigliano inoltre solo scarpe chiuse e con suola grippata perché in diversi punti si rischia di scivolare.

 

“Camminare all’interno delle arterie della terra mi fa sentire come un ospite inatteso e di passaggio ma assolutamente privilegiato.” (Bear Grylls)

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di Daniela Toti

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